Palazzo Sacrati

Palazzo gentilizio del XV secolo ora sede municipale

Indirizzo e contatti

via Emilia Est, 5 - 42048 Rubiera
telefono 0522 622211

Orari

giorni feriali 08:30 - 13:00
Martedì 15:00 - 18:00
chiusura settimanale Domenica
apertura annuale

Come arrivare

Rubiera

in auto
da Reggio Emilia, seguire via Emilia (SS9) direzione Modena.

in treno
dalla stazione FS di Reggio Emilia treno regionale Trenitalia

in autobus
bus urbano n.2

Notizie storiche

Costruito inizialmente dai Boiardo nel Trecento, fu trasformato dai Sacrati, da cui prende il nome, intorno alla metà del XV secolo, secondo i modelli architettonici dei palazzi ferraresi dell’epoca. Nel 1701 vi fu portata la Posta; il palazzo fu detto allora “della Posta”. In epoca napoleonica fu adibito a caserma e poi a ricovero di ammalati durante le epidemie. Acquistato dal Comune di Rubiera il 28 dicembre 1875 fu adibito a vari usi, anche a scuola elementare. Chiuso negli anni sessanta per inagibilità venne restaurato a partire dal 1978 e dopo cinque anni di restauro fu inaugurato il 12 giugno 1983. Conserva al piano terra un grande porticato esterno ed interno con capitelli decorati con foglie d’acqua e piccole volute negli angoli, un cortile d’onore ed al primo piano un salone d’onore che si affaccia sul cortile. Nei mezzi capitelli alle estremità dei due portici ed in alcuni di quelli intermedi vi è il caratteristico scudetto raffigurante lo stemma gentilizio dei Sacrati con due gruppi di stelle a sei punte e un curioso parallelogramma con due anelli che raffigura un libro visto da dorso. Ciò che conferisce al palazzo un interesse singolare e probabilmente assai raro nella provincia di Reggio è quello che può dirsi il suo spiccato carattere ferrarese, di sapore rinascimentale un po’ arcaico, decisamente “prerossettiano”. Infatti, i particolari architettonici e decorativi, e cioè le finestre monofore tamponate al primo piano, la porta ad arco al pianterreno, la canna o “mazza” sporgente di camino, le cornici con il filari “a dente di sega “ o a mensoline, fanno parte si dell’architettura civile del sec. XV in buona parte dell’Emilia, ma sono presenti in forma più sistematica ed omogenea nell’ambiente ferrarese. I capitelli dei due porticati poi, con foglie d’acqua e piccole volute negli angoli, si ritrovano anch’essi a Ferrara, proprio nella versione presente a Palazzo Sacrati: con un abaco e un basso pulvino soprastanti al capitello e il caratteristico collarino alla sommità del fusto della colonna. Il carattere ferrarese è altresì riscontrabile nella stessa configurazione planimetrica dell’edificio. Alcuni elementi infatti sono ricorrenti: l’ala principale di rappresentanza con fronte sulla strada principale (e quindi anche con angoli non retti) costituita da un portico semplice o doppio (su strada e sul cortile) a pianterreno e da un grande salone d’onore al primo piano, affiancato da una serie di sale minori; uno o due corpi longitudinali di differente larghezza, perpendicolari o non al corpo principale in uno dei quali è inserita la scala di accesso al primo piano, un’ala posteriore collegata a quella anteriore per mezzo di due ordini di logge.