Crisanto e Daria

Storia e leggende sui martiri patroni della città

 

Il 25 Ottobre la Chiesa e il popolo reggiano celebrano la festa dei Santi Martiri Crisanto e Daria, comprotettori della città di Reggio. Anche la comunità civile riconosce loro questo titolo: lo dimostra il Gonfalone municipale, nel cui retro sono raffigurati Crisanto e Daria accanto al Vescovo Prospero.

Chi fossero questi due martiri romani, non si sa con precisione. E' però certo che il martirio lo subirono quando ancora erano giovani, nobili e legati da una promessa di matrimonio. Secondo la leggenda a Crisanto, imprigionato con l'accusa di essere cristiano, venne presentata la bellissima Daria, che avrebbe dovuto convertirlo al paganesimo e invece, affascinata dalle infiammate parole del prigioniero, abbracciò essa stessa la nuova religione. I due convertirono numerosi romani finché non vennero sepolti vivi. I loro corpi riposano nella Cattedrale di Reggio dal 947, in un'urna marmorea della Cripta.

Al lato del portone centrale della Cattedrale è possibile ammirare due statue dei Santi eseguite da Prospero Sogari, detto il Clemente, tra il 1570 e il 1572.  Un'altra magnifica raffigurazione è stata realizzata dall'orafo Bartolomeo Spani nel 1522, in occasione dell'apertura dell' urna per una ricognizione delle reliquie. I busti reliquiari dello Spani, che contengono il capo e il braccio di entrambe i Santi, sono considerati oggetti d'arte di inestimabile valore e vengono esposti alla venerazione dei fedeli durante solennità religiose. Nel 1773 i reliquari vennero dotati di tronetti in legno: si usavano nelle frequenti processioni in cui venivano portati i reliquiari per chiedere protezione dalle calamità cittadine.

Nel 2011 un'indagine scientifica sui corpi, condotta da un gruppo di studiosi coordinati da Ezio Fulcheri, paleopatologo dell'Università di Genova, ha evidenziato la compatibilità dei reperti con il racconto tramandato dalla tradizione. La datazione al radiocarbonio rivela che i resti dei due giovani, un maschio tra i 17 e i 18 anni e una femmina tra i 20 e i 25, risalgono a un'epoca tra l'80 e il 340 d.C. Nelle ossa è stata rinvenuta una elevata concentrazione di piombo, segno della loro provenienza dalle classi agiate che disponevano di acqua corrente nelle case (condotta tramite tubature di piombo). Nessuno dei corpi presenta inoltre segni di violenza o malattia, quindi la causa di morte potrebbe essere compatibile con il soffocamento.

Curiosità!  all'interno della Torre del Bordello, è custodita la Campana, cosiddetta Regia, spostata nel 1667 dalla Torre dell'orologio (Palazzo del Monte): essa presenta le figure dei Santi protettori della città Crisanto e Daria e lo stemma cittadino.

Cattedrale_Tagini

Cattedrale di Reggio Emilia. Ai lati del portone centrale le statue di Crisanto e Daria.
Archivio Comune di Reggio Emilia, ph. Tagini