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Lungo i portici della Via Emilia

Lungo i portici della Via Emilia un percorso che parte da Piazza Cesare Battisti / Piazza Del Monte entra nella Via Emilia, che qui si chiama Via Emilia San Pietro, e all'incrocio con Via Roma ci troviamo esattamente nel “gromae locus”, tra il punto in cui veniva messa la “groma” è il punto di origine della città.

Informazioni

42121 Reggio Emilia
Il percorso si sviluppa in centro storico

Caratteristiche del percorso

Si percorre: Piazza Battisti - Via Emilia San Pietro - Via Roma - Portici Via Emilia San Pietro - Viale Monte Grappa

Descrizione dell'itinerario

Da Piazza Battisti percorriamo in direzione est la Via Emilia, “decumano massimo” dell’antica città romana, limitata da palazzi tra i più rappresentativi della città. Incontriamo sulla destra, al n° 5, l’ottocentesco palazzo Corbelli (la facciata è su disegno di Pietro Marchelli), mentre sul lato opposto si segnala palazzo Guicciardi, in angolo con Via San Nicolò, ristrutturato nel Settecento dall’architetto Giovanni Maria Ferraroni e poi restaurato nella prima metà dell’Ottocento dallo stesso Marchelli, in concomitanza con il passaggio di proprietà alla famiglia Spalletti Trivelli, proprietari anche del palazzo attiguo. L’interno è ricco di importanti episodi decorativi ottocenteschi, come il soffitto con Apollo con il corteggio delle Ore, opera di Prospero Minghetti, o l’imponente salone da ballo con motivi di finti colonnati e tendaggi dipinti da Vincenzo Carnevali.

È consigliabile a questo punto una deviazione in Via San Nicolò per una rapida visita all’omonima chiesa, in angolo con Via Sessi, e soprattutto al suggestivo chiostro quattrocentesco.
Tornando sulla Via Emilia San Pietro, oltrepassiamo sulla destra Via Roma, ricordando che più o meno in questa zona avveniva nella città romana l’incontro tra il “decumano massimo” e il “cardo”, che poi proseguiva nell’attuale Via Resti e raggiungeva Via Galgana.

Continua la serie di palazzi nobiliari: in particolare sulla destra, all’angolo con Via Boiardi, casa Fiordibelli-Boiardi (anch’essa quattrocentesca), ai numeri civici 27-29 Palazzo Fontanelli Sacrati, restaurato con integrazioni nel 1928-29, che si caratterizza per il bel cortile con un’antico pozzo in marmo proveniente da Verona, (angolo con Via San Girolamo) Palazzo Cassoli, poi Torello-Malaspina, con all’interno una suggestiva corte d’onore porticata su tre lati e scandita da pregevoli sculture. Conclude questa serie di palazzi di origini quattrocentesche l’importante Palazzo Ruini, di fronte alla chiesa di San Pietro: per la sua parte più antica, affacciata su Via San Girolamo, si è prospettato un intervento del famoso architetto ferrarese Biagio Rossetti.
Da qui, percorrendo Via San Girolamo, si consiglia una deviazione per la visita dell’omonima chiesa, aperta a richiesta, vero gioiello dell’architettura barocca.
La visita della Via Emilia riserva ancora due particolarità: superata la chiesa di San Pietro, sulla sinistra, a incorniciare l’omonima via, si nota l’Arco del Follo, realizzato tra il 1797 e il 1800 su disegno di Domenico Marchelli, inneggiante alle vittorie di Napoleone. Infine, arrivando su piazza del Tricolore sulla destra si può vedere l’unica superstite delle due caselle del dazio progettate nel 1877 dall’architetto Achille Grimaldi (la gabella è oggi sede di una delle farmacie comunali).