Resistenza e repressione

Due itinerari che ripercorrono i luoghi dell'occupazione tedesca, della lotta di Resistenza e della successiva repressione in città, durante la Seconda Guerra Mondiale.

Informazioni

42121 Reggio Emilia
sito web Resistenza mAPPe - Reggio Emilia
Entrambi gli itinerari si snodano in centro storico

Caratteristiche dei percorsi

Nei venti mesi che separano l’Armistizio (8 Settembre 1943) dalla Liberazione (25 Aprile 1945), Reggio Emilia è occupata dai tedeschi e inserita nei territori della Repubblica Sociale Italiana. Per combattere l’invasore nazista, nascono e operano le brigate partigiane.

Si propongono due percorsi pedonali sui luoghi più significativi di questo periodo tragico della storia di Reggio Emilia: il primo dedicato al mondo della Resistenza, il secondo alla repressione messa in atto dalle autorità fasciste e dai tedeschi.

Descrizione degli itinerari

Itinerario 1
Reggio città occupata. Il potere nazifascista
I punti del percorso:
Caserma della Milizia fascista – Piazzetta Pignedoli
Villa Zironi e Villa Pellizzi – Via della Racchetta, 20 e 9
Villa Chiesi – Via San Zenone, 8
Prefettura – Corso Garibaldi, 59
Carcere dei Servi – Via Guasco / Via dei Servi
Sede del Partito Fascista Repubblicano – Corso Cairoli, 6
Villa Cucchi – Via Franchetti, 10
Caserma Zucchi – Viale A. Allegri, 8/A

 

 

Itinerario 2
Un movimento di massa. La Resistenza
I punti del percorso:
La sfilata della Liberazione a Reggio Emilia – Piazza della Vittoria
Chiesa di San Francesco – Piazza San Francesco, 1
Libreria Nironi e Prandi – Via F. Crispi, 6
Eccidio partigiano – Piazza Prampolini
Piazzale Fiume – Omicidio della spia Aschenko
Eccidio partigiano di Via Porta Brennone – Via Porta Brennone/Corso Garibaldi
Caffè Perli – Via Emilia Santo Stefano, 23/A
Ex Caserma Zucchi – Fucilazione del partigiano Angelo Zanti – Viale A. Allegri, 8/A