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Palazzo Fontanelli Sacrati

Portico e facciata del palazzo furono fatti costruire nel 1492 dai tre fratelli Giovanni, Andrea e Jacopo dei Fontanelli, ristrutturando un preesistente edificio che la stessa famiglia aveva acquistato dai Da Correggio nel 1451.

Indirizzo e contatti

Via Emilia San Pietro, 27 - 42121 Reggio nell'Emilia

Orari

Il cortile interno, durante il giorno, è sempre visitabile.

Come arrivare

Reggio nell'Emilia - centro storico

Dal Casello Autostradale: Direzione centro storico, parcheggio Ex Polveriera. Possibilità di raggiungere il palazzo a piedi (Via Emilia San Pietro) o prendendo il  Minibù linea E direzione "Volo".
Dalla Stazione F.S: Percorrere Viale IV Novembre, attraversare Piazza Tricolore in direzione del centro storico. Percorrere la Via Emilia fino al civico 27.

Cenni storici

La storia dell'edificio risale al 1492, anno i cui i tre fratelli Fontanelli promuovono la realizzazione di un lungo fronte sulla Via Emilia, addossandolo ad un complesso abitativo preesistente e uniformandone la facciata. L’intervento si inserisce in una prassi consolidata dai Fontanelli, che già in altri casi avevano operato per aggregare nel tempo diversi corpi di fabbrica in un’unica, grandiosa dimora signorile.

I lavori si estendono certamente ai primi decenni del Cinquecento, rendendo evidente la contrapposizione stilistica tra l’arcaismo quattrocentesco dei capitelli a foglia d’acqua del porticato e l'ornamento con stemmi araldici cinquecentesco; rendendo così assai arduo ricondurre il palazzo ad una sola matrice culturale, pur in un quadro generale di riferimenti legati alla tradizione ferrarese. All’interno l’insieme si sviluppava su tre cortili, comprendendo anche l’odierna Casa Borzagni-Cremonesi, che conserva capitelli ionici cinquecenteschi sovrapposti in origine a colonne successivamente incamiciate entro pilastri poligonali.
Nel 1928-29 una complessa campagna di restauri ne alterò la facciata e il cortile centrale. L’intervento, condotto secondo criteri non più condivisibili ma assolutamente in linea con le teorie diffuse a quell’epoca, nel tentativo di ripristinare l’antico aspetto del manufatto ne ha alterato il disegno della facciata e, soprattutto, del cortile centrale. I fusti delle colonne rinascimentali appaiono oggi addossati alla parete sinistra, merlata e dipinta con stemmi di famiglie reggiane legate da vincoli di parentela ai Fontanelli e con motivi cinquecenteschi sullo schema del secondo cortile di Palazzo Ruini: incuriosisce in questo contesto l'inserimento dello scudo con il fascio littorio, recante la data di ultimazione dei lavori, il 1929, espressa anche secondo il sistema di computo del calendario imposto dal regime.

Di particolar pregio, al centro del cortile, l’antica vera da pozzo proveniente da Verona che, pur essendo un innesto moderno, dona regalità al cortile. Degni di nota anche la lanterna e il cancello di ferro battuto del reggiano Giuseppe Bagni e l’elemento della loggia cassettonata, con modularità dimezzata nella parte superiore. Il soffitto dello scalone è ornato da un dipinto ottocentesco che raffigura l’Aurora sul cocchio con putti e volute vegetali.