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Santuario della Beata Vergine della Porta

Di grande interesse, per l'architettura barocca del suo interno, è questo seicentesco Santuario.

Indirizzo e contatti

Via Piave, 1 - 42016 Guastalla
Phone 0522 824401

Orari

Tutti i giorni: dalle 7,30 alle 19; Messe: sabato ore 18,30 e domenica ore 8,30; Rosario: feriali ore 17,30. Per visitare il Santuario e ottenere informazioni riguardo alla storia dell'edificio e all'accoglienza di pellegrini, rivolgersi al numero telefonico 349.2143804.

Come arrivare

In auto
Casello A22 (a 16 km); Casello A1 (a 25 km); collegamento stradale: SS62 Verona-Mantova-Parma; SS63 bivio per Reggio Emilia; collegamenti.: SP con Novellara, SP con Reggiolo.

In treno
Dalla stazione FS di Reggio Emilia: linea TPER Reggio-Guastalla.

In autobus
Da Reggio Emilia: Piazzale Europa, linea extraurbana n° 87.

Cenni storici

All'interno ospita, nel ciborio, l'immagine miracolosa della Vergine, opera di Damiano Padovani (dipinto del 1646) collocata un tempo sulla porta a sud della città e testimone di un miracolo tuttora vivo nel ricordo popolare.
Il Santuario della Beata Vergine della Porta, raro esempio di stile barocco emiliano, trae la sua denominazione dalla presenza, in questo luogo, dell'antica porta di San Francesco.
L'architetto reggiano Prospero Mattioli da avvio nel 1693 alla progettazione della chiesa su incarico del Duca Vincenzo Gonzaga.
In quell'anno l'immagine della Madonna, dipinta nel 1646 da Damiano Padovani, inizia a manifestare prodigi e miracoli che spingono il Duca a segnare l'avvio del proprio governo con un'opera degna della tradizione architettonica della città.
I lavori si protraggono fino al 1703 e solo sei anni dopo viene celebrata la consacrazione del Santuario la cui opera di completamento si protrae per quasi tutto il Settecento.
Il grande altare con ciborio risale al 1702 ed è opera di Antonio Ferraboschi e Michele Costa.
Nel 1703 il parmigiano Pietro Oliva realizza la balaustrata in marmo.
L’altare di San Francesco Da Paola, eretto nel 1741 (braccio destro del transetto), è opera di Pietro Franzini.
Le statue dei dodici profeti, opera di Giovanni Marini da Viadana, risalgono al 1786.
Di interesse, all'interno, sono i Paliotti d'Altare in scagliola policroma del secolo XVII, la Pietà in cartapesta dipinta del secolo XVIII e l'affresco della Beata Vergine di Damiano Padovani del 1646, collocato nel Ciborio dell'altare maggiore.

Maestoso è l'altare costituito da colonne ritorte con un trionfo di angeli di Antonio Ferraboschi. Testimonianza dei miracoli è l'ampia raccolta degli ex-voto esposti nel museo annesso alla chiesa.