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Gualtieri

Centro della pianura padana a ridosso del fiume Po, nacque all'epoca delle Signorie. Vi si trovano grandiose opere di bonifica e costruzioni monumentali volute dai Bentivoglio.

Informazioni

Altitudine: 22 m
Abitanti: 6.576 (al 1 gennaio 2015)
Cap: 42044
Mercato settimanale: venerdì
Santo Patrono: Madonna della Neve (5 agosto)
Frazioni: Pieve Saliceto, Santa Vittoria

Contatti

telefono 0522 221811 - Municipio
fax 0522 828444
sito web Comune di Gualtieri
sito web
Borghi Viaggio Italiano

Come arrivare

Gualtieri

In auto
A1 (Casello Reggio Emilia km 20) - A22 (Casello di Reggiolo-Rolo a km 16) - SS63 Mantova-Reggio Emilia; SS62 per Parma-Mantova-Verona.

In treno
Linea ferroviaria Parma-Suzzara.

In autobus
Da Reggio Emilia, Piazzale Europa: autobus extraurbano linea 87.

Dove si trova

A nord del capoluogo, 26 Km.

Cenni storici

Narrano gli storici che il nome “Gualtieri” apparve per la prima volta durante la dominazione longobarda come “Castrum Vultureno” poi diventato “Castrum Walterii”, ovvero residenza del longobardo Gualtiero vissuto nel VII secolo.
Ma è dalla seconda metà del 1400 che inizia la storia di Gualtieri per come la possiamo vedere ancora oggi; appartenuto alla famiglia Sforza infatti, nel 1476, il feudo passa sotto i domini della famiglia Este di Ferrara, a cui apparterrà continuativamente fino al 1860.

Dal 1560 al 1635 fu marchesato della ricca famiglia dei Bentivoglio, che realizzarono la “città nuova”, secondo schemi di un raffinato tardo manierismo e sotto uno stretto controllo delle leggi prospettiche, creando così una gigantesca scena teatrale al fine di magnificare il potere del Marchese.
Ippolito diede inizio alla costruzione del castello di cui l'attuale "palazzo" è solo una parte; fece disegnare da G.B. Aleotti detto l'Argenta la bella piazza ancora intatta, e diede mano alla costruzione della "Collegiata".
Subì poi le disastrose conseguenze della guerra di successione, delle alluvioni del Po e dell'abbandono dei nuovi Signori.
Cornelio e suo figlio Ippolito inoltre, diedero inizio a quella grandiosa opera di bonifica che ha redento dalla palude la pianura reggiana e le cui strutture essenziali sono ancora valide ed efficienti.
E di questo suo passato Gualtieri conserva ancora ricordi evidenti.
Nel 1635 Enzo Bentivoglio, su richiesta del duca Francesco I d’Este, permutò Gualtieri con Scandiano.
Da allora fino all’Unità d’Italia, Gualtieri fu possesso diretto degli Este.
Gualtieri è tristemente noto anche per due grandi alluvioni che qui si sono succedute, una nel 1765, che in piazza superò 3,50 metri, mentre l’altra, del 1951, raggiunse 3,80 metri e di cui i monumenti della Piazza portano ancora memoria.

Perché visitarla

Piazza Bentivoglio, cuore pulsante del piccolo borgo di pianura ed in cui si affacciano i monumenti principali della città: il Palazzo Bentivoglio, la Torre Civica, la Casa della Comunità e la Collegiata di Santa Maria della Neve.
La piazza, un perfetto quadrato di 96 metri di lato, fu costruita con una ambiguità di fondo, doveva servire infatti sia come luogo pubblico per la comunità, sia come cortile d’onore del Palazzo Bentivoglio che qui si affaccia.
A fondale orientale della piazza si erge poi Palazzo Bentivoglio (di cui oggi rimane solamente il fronte principale), che fu eretto da Ippolito Bentivoglio tra il 1594 ed il 1608 su progetto di Gian Battista Aleotti, detto l’Argenta.
Per tutti coloro che vogliono addentrarsi all’interno del Palazzo dei Bentivoglio segnaliamo: la Cappella Gentilizia, la Sala dell’Eneide, la Sala di Giove, la Sala di Icaro, il Salone dei Giganti e la Sala dei Falegnami che conservano ancora opere ed affreschi di estremo valore.

Di particolare interesse è la Chiesa della Concezione, ornata nel 1650 di uno splendido soffitto di legno intagliato con al centro un grande ovale con "l'Assunzione della Vergine" attribuita all'equipe del Battistelli.
All'interno di Palazzo Bentivoglio da non perdere il suo particolarissimo Teatro Sociale.
Costruito all’interno dell’ala nord di Palazzo Bentivoglio, il “Teatro Principe” fu costruito nel 1775 in stile barocco e demolito e ricostruito tra il 1905 ed il 1912.

Situata al termine di un viale ortogonale sorge la bellissima Villa Torello - Malaspina - Guarienti, costruzione che porta i segni dell’architettura neo-classica.
Qui consigliamo una visita al giardino, progettato secondo i canoni romantici, e che rappresenta ancora oggi uno degli esempi più interessanti di giardino pittoresco all’inglese nel reggiano. 
A 5 km spicca, nella frazione di Santa Vittoria, la mole del settecentesco Palazzo Greppi, di recente parzialmente restaurato.

Da non perdere, le opere di Bonifica che furono effettuate nelle campagna intorno il borgo di Gualtieri.
Il primo progetto di Bonifica dell’Area fu presentato infatti dalla famiglia Gonzaga, ma attuato da Cornelio Bentivoglio, il quale riuscì a coinvolgere nelle opere tutte le casate confinanti e con il fine di regolare la precaria situazione idrica delle zone paludose circostanti.
Tali lavori furono la causa dell’investitura a Marchese di Gualtieri di Cornelio Bentivoglio che collaudò di persona le opere di bonifica.
Oggi le opere ed i Paesaggi della Bonifica di Gualtieri possono essere visitati comodamente in bicicletta attraverso i vari itinerari ciclabili che si snodano lungo la provincia del piccolo borgo e dei paesi confinanti.

Percorso storico - artistico alla scoperta di Gualtieri

Cosa fare

  • Il territorio pianeggiante e le fioriture primaverili sono il contesto ideale per un giro in bicicletta lungo gli itinerari della bonifica del Po.
  • Esplorare la Golena di Gualtieri
  • Visitare i musei di Gualtieri: la Casa Museo Antonio Ligabue, situato in una della case appartenute al pittore, e la Fondazione Antonio Ligabue che contiene gran parte della produzione artistica.
  • A tutti coloro i quali interessano i percorsi naturali e le vie spirituali segnaliamo che la frazione di Santa Vittoria è attraversata dalla seconda tappa della Via Matilica del Volto Santo.

Personaggi illustri

  • Antonio Ligabue, tra le figure più importanti della pittura italiana.
  • Umberto Tirelli, stilista e proprietario dell’omonima Sartoria, famosa per avere confezionato abiti per i più grandi successi cinematografici nazionali e internazionali.

Links utili