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Guastalla

Centro urbano di origine etrusca, tra i più caratteristici della Bassa Reggiana sul fiume Po.

Informazioni

Altitudine: 25 m
Abitanti: 15.132 (al 1 gennaio 2014)
CAP: 42016
Mercato settimanale: mercoledì e sabato
Santo Patrono: Santa Caterina (25 novembre)
Frazioni: San Giacomo, San Girolamo, San Martino, San Rocco, Tagliata

CONTATTI

telefono 0522 839763 - Uit (Ufficio Informazioni Turistiche)
telefono 0522 839711 - Municipio
sito web Comune di Guastalla
sito web Guastalla Storia e Cultura

Come arrivare

Guastalla

In auto
Casello A22 (a 16 km); Casello A1 (a 25 km); collegamento stradale: SS62 Verona-Mantova-Parma; SS63 bivio per Reggio Emilia, colllegamento: SP (Strada Provinciale) con Novellara, SP (Strada Provinciale) con Reggiolo.

In treno
Dalla Stazione FS di Reggio Emilia linea: TPER Reggio-Guastalla.

In autobus
Da Reggio Emilia, Piazzale Europa: linea extraurbana 87.

 

Dove si trova

Situata 30 km a nord del capoluogo, al confine con la provincia di Mantova, Guastalla, antica e importante corte rinascimentale, è il principale centro della Riviera del Po e della Bassa reggiana.

Perchè visitarla

Nelle sue strade, nei suoi palazzi, nelle sue chiese, nei suoi monumenti, Guastalla conserva il fascino discreto di una antica capitale.
L’impianto urbanistico cinquecentesco è ancora sostanzialmente visibile.
L'antica via Gonzaga è un sistema di strade a scacchiera che conduce alla piazza, cuore della città, dominata dalla bella statua di Ferrante Gonzaga, opera di Leone Leoni.
Qui si affacciano il Duomo cinquecentesco, con facciata di fine XIX secolo, il Palazzo Ducale (1567) che ospita il Museo della città e il Municipio.
Su Corso Garibaldi si trova la Biblioteca Maldotti, un prezioso esempio di biblioteca di erudito del XVIII secolo, che conserva incunaboli e manoscritti medievali.
Da vedere la Chiesa della Santissima Annunciata o dei Servi, il Santuario della Beata Vergine della Porta e la Chiesa di San Francesco.
A breve distanza l’Oratorio di San Giorgio del X secolo che, grazie alla sua dimensione raccolta, regala al visitatore un’atmosfera mistica ineguagliabile.

Da non perdere

La passeggiata su Viale Po che conduce ai boschi sulle rive del Fiume. Il Lido Po è sede di eventi e manifestazioni ed è molto frequentato e animato.

Dove divertirsi

Il Teatro Comunale Ruggero Ruggeri, recentemente restaurato, è il centro della vita culturale cittadina.

Come tenersi in forma

Viale Po e le rive del Fiume sono ideali per passeggiate in bicicletta e a piedi.

Nei dintorni

A Pieve di Guastalla si trova il più antico edificio religioso del guastallese: la Basilica della Pieve, del X secolo, ora intitolata ai SS. Apostoli Pietro e Paolo.

Appuntamenti

GeorgicaAprile
Festa della terra, delle acque e del lavoro nei campi. Mostra mercato di varietà tradizionali di frutti, fiori, ortaggi e sementi, mostra di animali rurali di “bassa corte”, mostra mercato di prodotti eno-gastronomici biologici tipici e dimenticati.

Piante e Animali Perduti - Quarto weekend di settembre
Mostra mercato di antiche varietà di frutti, fiori, ortaggi, sementi e razze di animali rurali.
Mostra mercato di prodotti eno-gastronomici biologici tipici e dimenticati.
Mostra mercato di prodotti artigianali, animazioni, giochi antichi, incontri, laboratori.

Fiera di Santa CaterinaQuarto weekend di novembre
Stands commerciali, luna park, mostra-mercato, spettacoli, animazione, mostre, esposizione di macchine agricole.

Informazioni

E’ possibile il rilascio di permessi temporanei per la zona ZTL.

Cenni storici

Recenti ritrovamenti archeologici indicano nel periodo etrusco le origini di Guastalla intesa come primo nucleo abitato.
Frammenti di vasellame decorato di varia foggia e utilizzo, oggetti in metallo ed altri più specifici corredi tombali sono segnali di una presenza organizzata. Del resto il fiume, in quanto ampia via di comunicazione verso il mare, è stato da sempre luogo ideale per i commerci, una vera autostrada sui generis per gli scambi e i trasporti di tutta la pianura padana.
Non stupisce quindi la presenza etrusca in questi territori né deve sembrare strana l’evidenza di tracce di centuriazione romana come appaiono sia da ritrovamenti che da rilievi fotogrammetrici.

Elementi chiari come lo stesso nome ci testimoniano la sua funzione di "posto di guardia" nel periodo longobardo. Ma è nei documenti storiografici del 864 dove l’imperatore Ludovico II dona Guastalla alla moglie Angilberga che appare per la prima volta il nome della città.
È poi dagli anni attorno al mille, con i Canossa, che il nucleo abitativo sorto attorno alla Chiesa di Pieve, ottenuto il privilegio di "nullius dioecesis", comincia ad assumere importanza per la presenza di ampie zone coltivate su terreno fertile a due passi dal Po, area strategica di passaggio.

A conferma del livello di importanza raggiunto da Guastalla nel Medioevo, ben due concilii furono ospitati nella chiesa di Pieve, prima nel 1095 con Urbano II, il papa delle crociate e in seguito nel 1106 con il Pontefice Pasquale II.
Con l’avvento dei conti Torelli nel 1406 si dà inizio al ciclo dei signori che dominarono e crearono la città in quanto spazio architettonico organizzato con la presenza del palazzo nobiliare, del castello, delle chiese, della piazza.
Questa nuova realtà nata sulla riva destra del Po, in una produttiva zona di pianura, desta l'attenzione di Ferrante Gonzaga, maresciallo di campo dell'Imperatore di Spagna Carlo V, che l'acquista, nel 1539, dalla Contessa Ludovica Torelli con l’intento di farne un possedimento degno della sua casata.

Sotto la dinastia dei Gonzaga, Guastalla raggiunge il suo massimo splendore; furono chiamati architetti di grande fama come il Giunti e il Volterra, ospitò artisti come il Guercino e i Campi, poeti come il Tasso e il Guarini; divenne, grazie alla cura dei suoi duchi, una delle città fortificate più importanti dello scacchiere militare dell'Italia del Nord.
Questa connotazione guerriera come fu il simbolo di potenza militare fu anche il segno della sua rovina. Infatti nel 1689, attaccata dagli Spagnoli, venne privata dei suoi elementi di fortificazione come le mura e la rocca.
Dopo quella data, la città di Guastalla si avviò ad una lenta decadenza politica e militare; ai Gonzaga subentrarono i Borbone di Parma che la posero in un ruolo subalterno; successivamente Napoleone e Maria Luigia: terra di confine del ducato parmense. Infine il Risorgimento ne fece uno dei Comuni d'Italia.

Nel Novecento Guastalla passò da una realtà produttiva tipicamente agricola ad una industriale e artigianale pur mantenendo quelle peculiarità di tradizioni legate alla terra come il vino, gli allevamenti e la produzione del Parmigiano Reggiano.

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