Palazzo dei Principi

Importante edificio rinascimentale della città, fatto costruire da Francesca di Brandeburgo e completato nel 1507.

Indirizzo e contatti

corso Cavour, 7 - 42015 Correggio

telefono 0522 631770 - Informaturismo

Orari

Il palazzo è visitabile attraverso le stanze delle biblioteca o del museo negli orari di apertura delle strutture.
Piano terra (Biblioteca): Lunedì dalle 14:30 alle 19:30, da Martedì a Sabato dalle 09:00 alle 19:30 (sito Biblioteca)

Come arrivare

Correggio

in auto
percorrendo l'autostrada A22 Modena-Brennero, uscendo al casello di Carpi e seguendo le indicazioni per Correggio (percorrendo quindi la SS468 verso Sud); 
utilizzando l'autostrada A1 Milano - Bologna, uscendo al casello di Reggio Emilia e seguendo le indicazioni per Carpi-Correggio (percorrendo così la SS468 in direzione Nord).

in treno
le stazioni ferroviarie più vicine a Correggio sono quelle di Reggio Emilia sulla tratta Milano-Bologna (circa 20 km da Correggio) e di Carpi sulla tratta Modena-Verona (circa 7 km da Correggio).

in autobus
da Reggio Emilia, Piazzale Europa, si può raggiungere Correggio con gli autobus di linea n. 43 e 82

Notizie storiche

È Il più rappresentativo edificio rinascimentale della città, suggello architettonico dell'epoca d'oro della Signoria dei da Correggio. Il Palazzo (completato nel 1507) fu fatto costruire da Francesca di Brandeburgo, vedova del Conte Borso da Correggio, e alla sua morte divenne di fatto la Corte del Casato. L'edificio è espressione dell'influsso artistico ferrarese sulla corte di Correggio, proprio grazie agli stretti legami in atto con la Corte ferrarese si deve il coinvolgimento nella progettazione dell'edificio del grande architetto-urbanista Biagio Rossetti.
Il palazzo si trasformò in sede della corte correggesca dopo la morte di Francesca di Brandeburgo, vedova del conte Borso da Correggio, ed assunse il suo nome in quanto dimora del Principe Sirio da Correggio.
Nel secolo XIX il palazzo perse ogni sua connotazione pubblica e venne lasciato in abbandono.
La facciata si presenta semplice e armoniosa, in cotto a vista con monofore e bifore centinate a rilievo e bella cornice sottotetto. Ha paraste angolari e cornice del primo piano marmoree. Al centro si apre un bellissimo portale, uno dei più significativi del rinascimento, con stipiti e architrave riccamente decorati a bassorilievo e un elegante balconcino soprastante. All'interno si apre il bel cortile d'onore, circondato da un alto porticato poggiante su colonne marmoree con stupendi capitelli. La parte posteriore del palazzo e del porticato ha subito importanti modifiche a partire dal sec. XVIII. Nel cortile sono poste due vere da pozzo: la prima (datata 1507) proveniente da Piazza Garibaldi, la seconda originaria del Palazzo. Sotto il porticato fa bella mostra di sé un maestoso leone funerario (con relativa targa iscritta): frammento superstite di un importante sepolcro romano (rinvenuto nelle campagne correggesi all'inizio del '600) che probabilmente risaliva al I secolo d.C. Stanze con tracce di affreschi si trovano anche al pian terreno, ma le sale più belle sono situate al piano nobile, cui si accede per uno scalone e una grande porta con stipiti e architrave in marmo. In particolare va segnalata una sala che presenta un soffitto a grandi cassettoni con fregio sottostante e un camino con bassorilievi del sec. XVI.
Il Palazzo, giunto all'inizio di questo secolo in grave stato di degrado, ha subito un primo restauro negli anni 1925-27; un secondo più complessivo intervento iniziato alla fine degli anni sessanta ne ha completato il recupero, ed ha portato alla riapertura nel 2003 della Biblioteca Comunale “Giulio Einaudi” (ora al piano terreno e all’ammezzato del Palazzo) e nel 2004 del Museo e degli Archivi Storici.
Oggi, il piano terreno ospita i locali della Sala Conferenze “Arrigo Recordati” (con l’adiacente Sala dei Putti) e, come ricordato, la Biblioteca Comunale “Giulio Einaudi”. Al primo piano si trovano le sale del Museo “Il Correggio” e della Galleria  Espositiva, mentre al secondo piano sono collocati gli archivi storici cittadini (Salone degli archivi) ed i fondi antichi della biblioteca (Salone della Capriate)