Cavriago

Cavriago è una realtà produttiva dinamica e moderna. Il suo territorio tra Reggio Emilia e Sant'Ilario d'Enza, si trova in posizione privilegiata rispetto alle principali arterie di comunicazione.

Informazioni

Altitudine: 78 m
Abitanti: 9.818 (al 1 gennaio 2015)
Cap: 42025
Mercato settimanale: mercoledì
Santo Patrono: San Giovanni (24 giugno)
Frazioni: Corte Tegge

Contatti

telefono 0522 373411 - Municipio
fax 0522 575537
sito web Comune di Cavriago

Come arrivare

Cavriago

In auto
Dal casello autostradale A1 di Reggio Emilia, seguire per SS9 e poi SP62.
Da Parma: SS513, deviando per Montechiarugolo e quindi, in territorio reggiano, per Montecchio e Cavriago.

In treno
Linea TPER Reggio-Ciano d'Enza

In autobus
Autobus linea 7 oppure autobus extraurbano linea 94

Dove si trova

Cavriago, vicina appendice di Reggio Emilia (10 km), è una realtà produttiva dinamica e moderna, e ha conosciuto negli ultimi anni un notevole sviluppo economico e sociale.

Perché visitarla

Per vedere la graziosa Piazza Zanti, in parte porticata, per visitare il Cimitero Napoleonico, uno dei quattro rimasti in Italia, il più antico, in quanto realizzato nel 1810. È rimasto immutato nel tempo, un luogo misterioso e affascinante, che permette di riscoprire la storia di alcuni importanti personaggi dell’epoca.

Divertimento

Oggi la vita culturale del paese, molto intensa, fa capo al Centro Culturale Multiplo, con proposte teatrali, cinematografiche, di opera, ecc., e alla Cremeria, preziosa testimonianza di archeologia industriale, oggi centro di studio, lavoro ed educazione.

Da non perdere

A Cavriago si trova il busto, unico in Italia, di Lenin, oggi meta turistica.
Nel 1970 il bronzo di Lenin arrivò a Cavriago in piazza, che da allora si chiama con lo stesso pseudonimo, come regalo da parte dell’ambasciata a Roma dell’Unione delle Repubbliche Socialiste Sovietiche.
Era stato realizzato nel 1922 da operai dell’ucraina Lugansk e prima di approdare in Val d’Enza fu bottino di guerra per le truppe fasciste.
Poi venne la Liberazione e il Lenin di bronzo fu recuperato in Toscana e dato all’ambasciata.
Con Cavriago il legame era già speciale dal 1919: fu allora che Lenin lesse sul quotidiano socialista L’Avanti l’ordine del giorno di apprezzamento e appoggio inviato dal circolo socialista del paese della Val d’Enza citando Cavriago in un discorso al Soviet di Mosca.
Il busto di Lenin e la sua storia hanno ispirato la canzone Piccola Pietroburgo, del gruppo Offlaga Disco Pax.
E' ora collocato presso il Centro Culturale Multiplo.

Come tenersi in forma

Tra Reggio Emilia e Cavriago, tra l’ambiente della pianura e quello pedecollinare, si trova il Bosco del rio Coviola.
Il bosco, con alberi di pregio e una ricca comunità di micromammiferi e di uccelli, è fruibile per passeggiate e usi ricreativi.

Appuntamenti

Fiera del Bue Grasso - Ultima domenica di marzo
Mostra enogastronomica, mostra di bovini di antica razza reggiana, mostra di antichi mestieri tradizionali, stands con prodotti artigianali e gastronomici.

Antica Fiera dei Tori - Seconda domenica di settembre
Mostra mercato di prodotti artigianali, agroalimentari, biologici e benessere.

Approfondimenti storici

Il toponimo Cavriago sembra che derivi dal latino Curvus Ager, alludendo al territorio collinare su cui si estende.
Un'altra ipotesi lo riconduce alla parola latina Cuprum, rame, forse per indicare il luogo dove cominciano le "terre rosse" o "color del rame".
Sta di fatto che la prima menzione del paese compare in una carta del 1 dicembre 996 dell'Archivio Capitolare di Parma, là dove la Contessa Rolenda, figlia illegittima di Ugo Re d'Italia, dona il Castello e la Cappella di "Corviaco" a un certo Paulone, "uomo libero e suo fedele".
Questo cortigiano diventa così il primo Signore di Cavriago, ed è probabilmente il capostipite della famiglia Bovini o Bruini, che dominerà il paese per oltre quattro secoli, non senza feroci lotte politiche e militari, considerata la delicata posizione strategica del Castello di Cavriago, situato esattamente tra i possedimenti di Parma e di Reggio.
Mentre guerre e carestie si succedono a invasioni di cavallette e pestilenze, diversi Signori si contendono a colpi di battaglie il Castello di Cavriago che, nel frattempo, con l'aumento della popolazione, viene ricostruito e dotato di spesse mura perimetrali.
Un'antica cronaca parmense fa cenno di una battaglia combattuta nei pressi di Cavriago nel 1215.
Dovendo comunque sottomettersi ad un Signore, i cavriaghesi preferiscono piegarsi al giogo degli Este che hanno promesso loro di accordare diversi privilegi.
È appunto durante il dominio di Borso d'Este, nel 1458, che viene realizzata l'escavazione del Canale Ducale per "portare l'acqua, e con questa la fertilità a migliaia di ettari di terreno coltivato".
È sempre con un particolare riguardo che nel 1465 Borso d'Este offre in dono il feudo di Cavriago al suo prediletto Teofilo Calcagnini, al quale si deve l'emanazione degli "Statuti di Cavriago", la prima raccolta organica di leggi, rielaborate da consuetudini locali precedenti.
Ma il Calcagnini non può godere a lungo del munifico dono: al primo riaccendersi delle lotte intestine tra i vari staterelli italiani, Cavriago è di nuovo in balia dei contendenti.
Siamo nel 1482: da una parte c'è Ercole I° d'Este (Duca di Ferrara, Modena e Reggio), dall'altra i Veneziani, appoggiati dai Conti Rossi di Parma e da Guido Torello di Montechiarugolo.
È quest'ultimo che, approfittando di un errore strategico di Ercole d'Este che ha lasciato sguarnita Reggio, espugna Montecchio, la saccheggia, poi punta su Cavriago e Reggio.
A questo punto i Cavriaghesi, stanchi delle angherie subite da parte dei Reggiani, si offrono spontaneamente al Torello, suscitando così le ire del Consiglio degli Anziani che, il 7 dicembre, chiede ad Ercole di riconquistare Cavriago e di risolvere definitivamente il problema con una radicale distruzione del Castello.

Links utili